Eh si, ci siamo proprio regalati un'alba! Era ormai da tantissimo tempo che non facevamo un'uscita mattutina, ancora al buio, per andare a osservare uno dei più bei spettacoli della natura: l'alba di un nuovo giorno. Quando siamo arrivati sul posto all'orizzonte era già chiaro, ma senza quella parte rosata che all'alba fa da cuscinetto tra il buio delle profondità marine e il chiarore del cielo; solo un uniforme celestino freddo, e le nuvole più scure, di un grigio piombo violaceo. Così come il mare, mosso ma senza schiuma bianca sulla cresta delle onde.
Nella parte centrale del quadro, verso sinistra, si vedeva distintamente la catena alpina croata. Man mano che trascorrevano i minuti sopra la linea dell'acqua iniziavano ad apparire le prime pennellate di rosa, via via sempre più carico fino a diventare rosa-arancio. Di lì a poco è iniziato l'effetto contrario: mentre scemava l'intensità dei colori aumentava il chiarore del cielo e delle nubi che stazionavano non molto alte sull'orizzonte. Finchè il sole è uscito dall'acqua (lo so che è improprio dire così, ma è proprio quello che appare), prima rosso infuocato e poi, piano piano, a perdere colore: da rosso a arancio, da arancio a giallo, fino a diventare un disco luminosissimo e accecante! Quel merveille!
Con la reflex e il lungo tele si possono catturare scatti dai colori stupefacenti, e che rendono appieno la magia e il fascino del momento!
Riscaldati dai primi raggi solari e tornati con "i piedi per terra" siamo lentamente rientrati a casa; e dopo una veloce colazione via di nuovo, questa volta verso i litorali a nord della città. Alla ricerca cocciuta di qualche novità. Magro il bottino! Il freddo non è ancora tale da spingere a sud specie per noi inusuali: tra i gabbiani comuni e reali si intravedono i primi corallini e il solito zafferano intermedius.
Solito perché sono anni ormai che ne vediamo sempre uno, solitario, padrone indiscusso di 20 metri di spiaggia. E guai a chi si avvicina! Al largo, sul mare tornato a bollire (nel frattempo il vento aveva rinforzato) un simpatico "trenino" di cormorani. Sulla spiaggia ghiaiosa sono ancora in fiore i Glaucium flavum, i papaveri gialli.
Tra gli scatti fatti ad alcuni gabbiani ne sono usciti due mossi, assolutamente non voluti. A me qualche volta il mosso piace, perché rende bene l'idea del movimento, del volo degli uccelli. Ma qualche volta! Questa non era una di quelle volte lì, ma i colori del mare hanno messo in moto la fantasia. Allora mi sono detto: se oltre la fantasia metto in moto anche il Mac, magari tiro fuori qualcosa di particolare, di simpatico. Che ve ne pare?
Ieri abbiamo invece optato per una tranquilla passeggiata cittadina, nell'area portuale della città. Tra ruderi e testimonianze di epoca romana nella zona del porto primeggia l'Arco di Traiano, (che sta proprio davanti alle mura del cantiere navale ed è stato voluto dai primi anconetani per ringraziare l'imperatore che aveva dotato la città del suo primo porto navale) ed è stato eretto, leggiamo sulla tabella, nel 156 d.c.
Nel 156 dopo Cristo? Ma vuol dire che è lì da ben 1855 anni! Incredibile.
(sullo sfondo, in alto, la cattedrale di S.Ciriaco)
Tornando ai nostri giorni, cioè ieri, abbiamo scandagliato per benino le acque del porto fino alla sua imboccatura (avevamo solo i binocoli) e, dai dai, qualcosina l'abbiamo travata: un bel gabbianello, un primo inverno. E' venuto a fare un giro nella darsena del cantiere navale, proprio davanti alle mura sopra le quali noi eravamo appostati. Ma che simpatico!
Di contorno le solite scaramucce tra gabbiani: nella foto un inseguimento per un "tozzo" di pane, e due neri "bombardieri" che ci hanno sorvolato a bassa quota!
Un altro bel fine settimana, proprio bello! Oggi, lunedì, si è tornati al lavoro: ma solo MariaRosa però! Io ormai.............