venerdì 27 settembre 2013

I bianconi di Capriglia

Eccoci di nuovo qua a raccontare dei bianconi di Capriglia (LU), per quello che ormai non è più solo un appuntamento fisso per noi, ma è diventato una sorta di "pellegrinaggio" annuale.
Anzi, quando abbiamo molti peccati da farci perdonare ecco che l'espiazione delle malefatte ci porta, come quest'anno,  ad un doppio appuntamento nel parco delle Apuane: in primavera e poi a fine estate!


Dalla rete viaria costiera Capriglia appare come arroccata sui primi contrafforti delle alpi Apuane, sopra Pietrasanta. E da lì, dal punto scelto per le osservazioni rapacesche guardando verso il mare si possono scorgere alcune isole. Da sinistra Capraia e la Gorgona nell'arcipelago toscano, e la Corsica.


Questa volta l'aquila dei serpenti ha avuto un moto di benignità nei nostri confronti facendoci registrare, così a memoria, il nostro personale record di soggetti osservati: più di 350 nei due giorni di censimento. Abbiamo osservato bianconi con piumaggio perfetto, altri in vari stadi di muta; uccelli con il gozzo così rigonfio da farci dubitare della loro capacità di volo e altri (un altro per la verità) con un serpente penzoloni dal becco!









In questa migrazione a circuito i bianconi provengono da sud-est, quasi sempre dal lago di Massacciuccoli. 
Con venti da ponente si osservano invece sorvolare le prime alture subito a ridosso del lago.


Ai piedi dell'area di osservazione si estende una grande piana della larghezza di alcuni chilometri, fino al mare. In lunghezza, da Massacciuccoli e il porto di Viareggio fino all'altro porto, quello di Massa. 
E' un mosaico senza soluzione di continuità di case, casoni, pinete e piccoli appezzamenti coltivati. E i bianconi, per la maggior parte (e purtroppo per noi) transitano su questo sfondo, facendoci fare una faticaccia.....
Certo, quando passano così vicini, è tutta un'altra musica!



In senso contrario, per la verità in "senso normale", transitano gli altri rapaci: su tutti le aquile minori (10 questa volta) e alcuni giovani pecchiaioli.



A mettere la ciliegina sulla torta, nel primo pomeriggio di domenica, ci ha pensato questa meraviglia del mondo alato: è volato così vicino da poterlo guardare dritto negli occhi! 
Che avesse notato nel nostro gruppetto un qualche infido serpentello? Sssssssssssssssss.....



Ogni volta, quando ci mettiamo in viaggio per questo irrinunciabile appuntamento, ci chiediamo se valga la pena fare tutti i chilometri che dividono l'Adriatico dal Tirreno, attraversare l'Appennino, percorrere quella brutta autostrada piena zeppa di camion e di autovelox; e al ritorno beccarsi sempre, ma sempre, interminabili code almeno fino a Firenze! Ma poi accendiamo il motore, e via!