Una bella burrasca nel mare di Ancona, la festa della Mela rosa a Montedinove (AP), le zone umide della Romagna e di nuovo nella nostra città, a passeggio nella zona balneare cittadina: il Passetto.
Molte immagini, poche chiacchiere!
Burrasca! Le onde frangono con violenza sulla piattaforma del Passetto.
Volando a pelo d'acqua cormorani e gabbiani giocano a nascondino tra le onde.
Acque agitate - Schiuma d'onda
Un po' si fa surf e un po' ci si immerge, rigorosamente in apnea, senza artifizi...
La "seggiola del papa" dall'alto della rupe che sovrasta il Passetto di Ancona
La festa della Mela rosa, un frutto tutto marchigiano. Un prodotto che viene coltivato quasi esclusivamente nel territorio dei monti Sibillini. Montedinove, la ridente cittadina in provincia di Ascoli Piceno che ha ospitato l'evento, è parte di quella comunità montana.
Da sud a nord, verso Comacchio. Dall'argine Agosta lo spettacolo del volo delle oche lombardelle e selvatiche. Si involano dai campi, ci passano sulla testa a centinaia, e spariscono oltre Valle Zavelea.
Dall'argine ogni tanto s'involano delle eleganti garzette, mentre alcuni piro piro piccoli si muovono veloci sui sassi a bordo acqua, becchettando degli insetti.
Torniamo un po' sui nostri passi e lungo la strada, all'altezza del ristorante La Campaza, notiamo un movimento di cicogne bianche. Sosta e foto. Non sappiamo se sono selvatiche perchè nel posto va avanti da alcuni anni un progetto di reintroduzione della specie.
Raggiungiamo quindi l'idrovora della Bevanella. Nei campi allagati e lungo i canali si muovono molti uccelli.
Aironi guardabuoi e cenerini nei campi. Anatre placidamente posate sull'acqua: folaghe, germani e mestoloni. Poche gallinelle d'acqua attraversano di continuo il canale. Un falco di palude, un maschio immaturo, prende una termica nel bel mezzo del campo mentre un altro maschio, ma di albanella reale, lo percorre avanti e indietro volando a due metri dal suolo.
Un solitario chiurlo maggiore e poi un marangone minore, con volo rapido, attraversano lo spazio aereo.
Un solitario olmo, ormai quasi privo di foglie, attira moltissimo alcuni codirossi spazzacamino. Contati fino a sei insieme ad alimentarsi tra le poche foglie e le fenditure della corteccia del tronco.
Lungo le sponde e ai margini delle zone umide prosperano le tamerici. Ormai in versione autunnale.
Come sempre, prima di riprendere l'autostrada per casa, ci fermiamo alle Saline di Cervia. Un po' di limicoli (piovanelli e gambecchi comuni), avocette, garzette, aironi bianchi maggiori e cenerini. Mestoloni, fischioni, germani reali e forse altro nel gruppone al centro di una grande vasca.
Fenicotteri e gabbiani ovunque.
Siamo quindi giunti alla fine del lungo ponte di Ognissanti, e l'ultima uscita la riserviamo alla tranquillità e alla familiarità del mare di casa. Il mare si è un po' calmato, l'acqua è appena mossa e non ci sono onde. Il leggero vento da N-NE ha reso così cristallina l'acqua che si vedono benissimo i fondali e branchetti di cefali nuotare. In alcuni punti lungo la scogliera l'effetto cromatico è straordinario.
Arrivati quasi in fondo alla spiaggia, nei pressi della "seggiola del papa".... sorpresa: un martin pescatore! Ci tiene compagnia per una buona mezz'ora. Si muove frenetico su decine di posatoi diversi, ogni tanto si tuffa in pozze d'acqua calma e a volte riaffiora con un bel pescetto nel becco.
Il martino, la ciliegina sulla torta!!!
A metà mattinata, quando il sole non era ancora molto alto nel cielo, con uno spinto controluce e vignettando l'immagine mi è piaciuto mettere in risalto, laggiù in fondo, la punta del Conero e gli scogli delle "Due sorelle".