lunedì 28 dicembre 2020

2020 - Le poche cose belle di un anno sfortunato!

11 gennaio. Questa mattina veloce uscita fino a Fano (PU) per contattare lo Zigolo delle nevi segnalato ieri. Dire che l'abbiamo visto ci sembra riduttivo dal momento che, appena arrivati, quasi lo calpestavamo! Indifferente a tutto e a tutti: ai cani che scorrazzavano, agli umani che correvano e a noi che gli giravamo attorno fotografandolo.
15 gennaio. Capodanno 2020-Abbiamo trascorso una bella, assolata e fredda settimana, tra la fine del 2019 e l'inizio del nuovo anno, in Piemonte. Con base in bassa valle Stura abbiamo gironzolato tra laghi, paludi e montagne: laghi di Avigliana, palude dei Mareschi, Racconigi, laghi di Viverone e Candia, oasi di Crava Morozzo e Madonnina. E un bel giro "montanaro" risalendo la valle Stura e scendendo la val Chisone (e pranzo alla Fortezza di Fenestrelle. Stinco di maiale con prugne e polenta: una goduria per il palato!). Tanti gli avvistamenti. Da menzionare sopratutto lo zigolo boschereccio ai Mareschi, il picchio muraiolo a Fenestrelle e gli svassi cornuti di Viverone. Vabè, menzione per menzione, come non ricordare le "abbuffatine" serali di formaggi (tome, tomini e castelmagno) annaffiati da un generoso Barbera?
12 febbraio. La "due giorni" di Scardovari. Acqua, acqua e acqua dappertutto. A destra il Po di Goro e il Po di Gnocca, a sinistra il Po di Tolle e nel mezzo la grande Sacca degli Scardovari. In questo ambiente meraviglioso va in scena quotidianamente lo spettacolo della natura! Uccelli ovunque: in mare, nelle acque interne e lungo i bracci del Po; nelle spiagge sabbiose e sugli argini; nei campi coltivati e in volo sulle nostre teste. Tante le specie presenti: gabbiani, limicoli, aironi, anatre, marangoni minori e rapaci: poiane, gheppi e falchi di palude. Tra le alberature ancora spoglie verdoni, codibugnoli, fringuelli, pettirossi, merli e cince; nei canneti molti i migliarini di palude. In continui voli e soste lungo le basse scogliere della sacca, visti almeno tre martin pescatori. E nei campi stormi di pivieri dorati e, verso sera, abbondanza di lepri e fagiani. Abbiamo pernottato a Santa Giulia, con visita d'obbligo al grande pino dei gufi comuni. Uno spettacolare tramonto dall'argine del Po di Gnocca ci ha salutato al termine della seconda giornata!
15 maggio. Una spettacolare ghiandaia marina ha attraversato lo spazio aereo della Gradina nel parco del Conero! Non è una presenza abituale da queste parti. Non ancora...
22 maggio. Il festival dei rapaci! Superato Ponte Rio (Trecastelli-AN) si imbocca via Piagiolino e si sale fino al crinale, verso Montecucco (PU). Sui versanti della panoramicissima strada si aprono due bellissime e profonde vallate. Da poco sono stati sfalciati tre grandi terreni ed è lì che ci ha invitati il caro amico Roberto Ceccucci. Su quei grandi spazi si sono dati appuntamento un grande numero di uccelli predatori, di sei specie diverse: bianconi, nibbi bruni, poiane, falchi di palude, gheppi e falchi cuculi. Tutti lì, in un grande e caotico assembramento, approfittando della grande quantità di cibo a disposizione. Ieri, con vento insistente da NW, erano tutti in aria, senza sforzo, soltanto stazionando controvento. Dagli 80 ai 100 rapaci (difficile contarli con precisione) contemporaneamente in volo, a caccia di tutto quanto fosse commestibile, in aria e sul terreno: uno spettacolo incredibile, bellissimo! Questa mattina ci siamo tornati, ma le condizioni meteo erano cambiate; vento appena lieve da SE. Molti uccelli se ne erano andati, ma moltissimi ancora erano posati a terra o, i falchi cuculi, su cavi e pali. Pochi in caccia. A metà mattinata si sono mosse le poiane, probabilmente tutte quelle di un versante. Hanno preso una termica formando un flock di 25 individui! Spettacolo puro. Di contorno a questo "raduno" rapacesco abbiamo visto e/o sentito: averla piccola, ortolano, allodola, strillozzo, pigliamosche, canapino, ghiandaia, usignolo, tortora selvatica e dco, ghiandaia marina, upupa, colombaccio, capinera, occhiocotto, codirosso comune, cuculo, rondoni, rondini e balestrucci. Cornacchie grigie e gazze immancabili. Piagiolino, Marche centro-nord, un appuntamento da non mancare!
01 giugno. Gironzolando sul Conero senza un'apparente meta, se non quella di bearci della profumatissima primavera ci imbattiamo, tra gli altri, in uno splendido Falco della Regina in fase chiara.
23 agosto. La Gradina d'agosto (manco ce l'avesse ordinato il dottore...!) per fortuna che era ventilato. Abbiamo deciso di fare alcune giornate nel periodo di passo post riproduttivo dei pecchiaioli. Vediamo un po' che succede. Intanto questa mattina il primo falco di palude, un maschio. Ma ci siamo molto divertiti con i giovani rapaci nati quest'anno nei boschi del Conero: poiane-gheppi-pecchiaioli-falco pellegrino (un meteorite..) e uno straordinario astore!
25 agosto. Le Cave del Conero. E' tempo ormai di fare visita ad un piccolo lembo di parco dove la vegetazione vive un po' allo "stato brado", e dove si concentra una delle più floride popolazioni della farfalla del corbezzolo. La Charaxes jasius!
06 ottobre. Spunti ornitologici di inizio autunno. A fine settembre siamo stati una settimana in Versilia per il nostro annuale appuntamento con il campo sulla migrazione del Biancone. Settimana caratterizzata da un inizio con bufere di pioggia e vento, e scariche impressionanti di fulmini. La seconda parte, per fortuna, ci ha visti graziati dal meteo con lunghi periodi soleggiati. Nel nostro taccuino, oltre alle burrasche di libeccio prima e di maestrale poi, abbiamo annotato il transito a Capriglia (Pietrasanta-LU) di 365 bianconi-34 aquile minori-15 falchi di palude e 14 pecchiaioli juv. Tra i locali: 2 aquile reali-2 corvi imperiali-poiane-gheppi-lodolai- sparvieri e i soliti passeri solitari sulla torre campanaria di Capriglia. Nei giorni di pioggia nella bonifica di Vecchiano di interessante 2 pettazzurri-15 ibis sacri-1 falco pescatore e una trentina di cutrettole. Sulle Alpi Apuane, posata in alto su delle rocce, una solitaria aquila reale. Tornati a casa e per essere anche noi presenti alle giornate europee sui migratori, siamo tornati ad affacciarci sul mare del Conero. Pochi i migratori, ma bello vedere arrivare 5 falchi di palude insieme, e prendere quota proprio davanti la nostra postazione. Intanto per tutta la mattinata alcuni rondoni pallidi, approfittando della schiusa simultanea di migliaia di uova di insetti, si andavano riempiendo il gozzo degli stessi, per alimentare i pulli delle ultime covate. Infine ieri, lunedì, abbiamo fatto un "salto" all'oasi Tivoli-Manzolino (MO-BO) per poter ammirare un juv di aquila imperiale (aquila heliaca), presente da pochi giorni nel posto. Appena più piccola di un'aquila reale, ma decisamente più bella nel piumaggio giovanile! Un animale superbo, un uccello meraviglioso. Un rapace straordinariamente bello. L'abbiamo osservato posato su alberi, mobbato da gazze e cornacchie, in alimentazione a terra su carcassa di alzavola, in volo radente sugli specchi d'acqua facendo alzare, al suo passaggio, centinaia di anatre. Eravamo in compagnia di decine di persone distribuite nei vari capanni in attesa dei suoi movimenti, dei suoi voli. Bellissima esperienza, bellissima osservazione. Non capita spesso, anzi....
12 novembre. Comacchio e dintorni. Da Valle Mandriole alla Salina di Comacchio. Dall'argine sul fiume Reno all'argine Agosta. E poi il Mezzano: un po' là...e un po' più in là, un giro senza capo ne coda! Ma con tante bellissime osservazioni.
15 dicembre. Ieri, a pochi giorni dall'ultima visita, siamo tornati a Comacchio. E si perché la volta scorsa, quando è avvenuta la prima osservazione del gobbo rugginoso, noi eravamo lì...ma non lo abbiamo visto! E mica potevamo fargliela passare liscia, al gobbo, questa cosa. Perciò ieri mattina, avvolti nelle nebbie comacchiesi, appena arrivati l'abbiamo trovato lì ad aspettarci, a pochi metri dall'argine. Una decina di scatti e via, a scovare tutti gli altri fantastici abitanti alati del Mezzano. Sull'acqua quattrocchi, svassi piccoli e maggiori, cormorani e marangoni minori, garzette, aironi guardabuoi, piro piro piccoli e pantane. Sugli argini aironi bianchi maggiori e cenerini con folaghe e gallinelle d'acqua a pasturare nell'erba. Nei coltivi gru e oche (quest'ultime viste nel primo pomeriggio, lontane e controsole), circa 300 colombelle e 5 ibis sacri. Molte le pavoncelle. Qualche piccolo stormo di pispole; pettirossi e saltimpali su arbusti e cannucce, migliarini di palude lungo i fossati. Gabbiani ovunque. Molti gheppi, buon numero di poiane (alcune su carcasse di nutrie) e il passaggio di un bellissimo nibbio reale. Visto anche un cormorano catturare e cercare di ingoiare una...balenottera! Chiaramente, purtroppo per lui, è rimasto a "bocca asciutta".