Siamo da poco rientrati da tre giorni di intenso birdwatching a Capriglia (Pietrasanta, LU), per il nostro semestrale appuntamento con i bianconi e le aquile minori (queste ultime sempre più numerose) che migrano verso l'Africa. Ma lo fanno, e il fenomeno è ormai noto da tempo, percorrendo strade opposte! I bianconi risalgono la penisola verso nord-ovest e con un largo giro sorvolano Francia e Spagna; attraversano lo stretto di Gibilterra e approdano in Africa. Tutti gli altri, aquile minori, pecchiaioli, falchi di palude, poiane, lodolai, gheppi, sparvieri, grillai, falchi pescatore, nibbi e quant'altro scendono lungo la sponda tirrenica dell'Italia, sorvolano l'Aspromonte, quindi la Sicilia e infine, superato un largo braccio di mare, giungono anch'essi in Africa!
E proprio da qui, sulle alture di Capriglia, che si può osservare questo magico incrocio di voli.
Venerdì siamo giunti all'ora di pranzo ed abbiamo trascorso tutto il pomeriggio in compagnia del capocampo di quel giorno, Guido Premuda "il boss di Capriglia"... non ci vedevamo da anni, è stato bello rincontrarsi! Giornata di medio passo con poco più di 200 rapaci (noi ne avremmo visti all'incirca qualcuno in più della metà).
Sabato eravamo gestori del campo. A farci compagnia avevamo una delle due coppie di amici che formano con noi il sestetto che da anni sta imperversando tra i ristoranti di Pietrasanta: perché il biancone è il biancone, ma "vòi mette 'l magnà?" (gli altri due sarebbero arrivati l'indomani); la giovane birder locale Claudia Olobardi e infine lui, l'uomo soprannominato "14 diottrie", il fenomenale Paolo Ricci. Fa' concorrenza alle aquile, lui vede un coniglio a sei chilometri di distanza!
La giornata è stata fantastica: meteo variabile, più sole che nuvole, e tanti rapaci. A fine giornata saranno 347! I bianconi 293, le aquile minori 37 (tutti tre i piumaggi presenti). Poi qualche pecchiaiolo juv, falchi di palude, un nibbio reale e un bruno, lodolai, sparvieri e gheppi.
Lontani sul mare, lontani all'interno sui monti, alti o altissimi; ma anche bassi, vicini apposta....per farsi fotografare. Un gran divertimento!
Le tre fasi di piumaggio delle aquile minori: chiara, scura e rossiccia
Domenica, terzo e ultimo giorno in terra toscana il meteo, come da previsione, ci ha ragalato un acquazzone dietro l'altro. Precipitose fughe dal punto di osservazione, e repentine risalite appena il tempo si ristabiliva un pochino. Finché abbiamo deciso che era meglio rimanere sulla strada, tentando comunque di vedere volare qualcosa. Ma tant'è, con quel tempo lì non si muoveva "penna". In tutta la giornata abbiamo messo insieme la miseria di ben 29 rapaci...
Ma dopo tanti anni di censimenti sappiamo benissimo come funziona: bisogna prendere quello che viene, mai aspettarsi cose eclatanti. Che se poi accadono il divertimento è doppio, triplo, e anche quadruplo!
E poi non è che stiamo lì solo a divertirci....si lavora anche!
La foto è di Max Cremonini, uno dei compagni di viaggio di questa infinita avventura versiliese.
Solo invidia, TANTA. Scherzo, l'invidia é un problema che non mi ha mai riguardato. Chissà che un giorno non mi capiti l'occasione di offrire alla mia fotocamera un'opportunità di questo tipo?
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