venerdì 14 marzo 2014

Un sabato alla Tomina


Abbiamo trascorso l’ultimo fine settimana tra l’Emilia e la Romagna, nel triangolo compreso tra le Valli di Mortizzuolo la Tomina-Comacchio e dintorni-Saline di Cervia.
Sabato dedicato alla Tomina (MO), un'area mai visitata prima, e avendo oltretutto trovato chiuso il punto informazioni ci siamo accontentati di fare osservazioni dal capanno situato di fianco al parcheggio.


Davanti a noi un vasto specchio d'acqua (sicuramente le piogge degli ultimi tempi hanno molto aiutato l'allagamento dell'area), canneto di fronte e lateralmente sulla destra. A sinistra invece ampie zone coltivate e non.
Discreta la presenza degli uccelli, con una nuova specie per noi: l'ibis sacro.




Nove in tutto. Quasi sempre insieme: se uno s'involava e andava a posarsi anche solo poche decine di metri più in là tutti gli altri, uno alla volta, lo raggiungevano!
Una ventina di coppie di canapiglie, poche di alzavole e mestoloni; una sola di fischioni. Una decina invece le oche selvatiche, chiacchierone e mai ferme.



Il mattino, appena arrivati al "Pettazzurro", avevamo notato in lontananza svettare sopra le alberature il tetto di una torre di osservazione. Bene, ci siamo detti, andiamo a vedere cosa c'è di bello da quella parte, e poi torniamo qua. Abbiamo cercato in lungo e in largo un possibile passaggio per quella torre ma, dovunque andassimo, scorgevamo sempre e solo il suo tetto: la torre era sempre lontana, irraggiungibile in mezzo al canneto! Un miraggio? E abbiamo rinunciato...
Dal capanno abbiamo poi osservato piccoli stormi di limicoli in volo, combattenti e pittime reali.


Alcuni falchi di palude (almeno quattro) hanno sorvolato per tutto il tempo il canneto; anche uno sparviere è transitato radente i pennacchi delle canne.


E ancora un bel gruppo di pavoncelle e alcuni mignattai. Bellissimi nella loro livrea marrone-porpora, e con ali dai riflessi verdastri: alla fine ne abbiamo contati dieci.


Ci sono sfilati davanti tutti in gruppo alla luce rosata del tramonto!


A proposito del tramonto, ci avevano raccontato di fantastici voli di migliaia di storni verso i roost notturni e quindi di proposito lo abbiamo atteso (il tramonto), anzi, abbiamo fatto quasi notte ma gli storni ci hanno......tradito! Beh, è così che va, non è che gli animali stanno lì ad aspettare i nostri comodi. Ma in attesa che accadesse ciò che poi non è accaduto, ci siamo goduti i colori della sera e gli uccelli nelle loro attività pre-notturne.
Un airone bianco maggiore, statico nella sua caccia alla cena, alcuni tuffetti intenti a "metter su famiglia", e le battaglie navali delle folaghe.


Che dire delle folaghe, quando ci si mettono fanno un "casino" incredibile. Lo scontro era a quattro, evidentemente due coppie a contendersi il territorio; mentre due duellavano, assistite da una terza momentaneamente in attesa, la quarta è arrivata da lontano, indemoniata, sollevando spruzzi d'acqua a più non posso, buttandosi poi a corpo morto nella tenzone: uno spettacolo!



Come già detto le evoluzioni degli storni sono mancate, ma aver fatto quasi notte aspettandoli ci ha dato modo di assistere ad un altro momento spettacolare, grandioso come solo il sole sa esserlo quando se ne va a "dormire". 


Magnifico, vero?