lunedì 9 marzo 2015

Il giorno della capinera

Domenica mattina, cioè ieri, siamo rimasti in città e abbiamo fatto una lunga passeggiata su e giù per il colle Guasco, dove sorge la cattedrale di Ancona. Il colle, che sovrasta l'area portuale e il cantiere navale, è un buon punto di osservazione sui migratori che prendono la via del mare.
Benché sia praticamente dentro la città il colle è molto verde: macchia mediterranea nella falesia a mare, e molte alberature sul lato che da sul porto. Pini, lecci, cipressi e molte piante di ligustro ora cariche di grappoli di piccole bacche nere. I piccoli uccelli in transito, assieme a quelli che invece si fermano, ne fanno grandiose scorpacciate. Ieri era pieno di capinere.
Non siamo stati capaci di quantificarne il numero. Potremmo dire cento, centocinquanta, ma anche duecento, tanto è stato il movimento di questi eleganti passeriformi!
Insieme a loro fringuelli, cinciallegre, luì piccoli, occhiocotti, codirossi spazzacamini, merli e passeri. Un solitario tordo bottaccio (ma forse non era poi così solitario) faceva ogni tanto capolino tra la vegetazione.
In cielo qualche passaggio del falco pellegrino che nidifica in zona e, una volta affacciati sulla falesia, abbiamo assistito ad un prolungato mobbing di un gabbiano reale verso un malcapitato airone cenerino.





















































Nel pomeriggio giro senza pretese ai "guazzi"..... e difatti non abbiamo visto quasi nulla!
Di simpatico uno stupendo maschio di codirosso spazzacamino e, nel canneto di un fosso, una femmina di migliarino di palude.