mercoledì 18 maggio 2011

I rondoni colorati

Come ogni primavera, a maggio, ecco che arrivano i gruccioni. Allegri, colorati, simpaticamente chiassosi: prima li senti e poi li vedi!


I loro richiami risuonano incessantemente per mantenere unito il gruppo, come un "tenersi per mano" per non perdersi. E quando ne vedi uno isolato sembra che il suo verso risuoni più forte, come fosse preoccupato per aver perso il contatto con gli altri.



Una volta occupato il territorio iniziano le scaramucce per la formazione delle coppie, le prime offerte di cibo e i primi approcci "fisici" con esilaranti manovre a piccoli passi laterali sui cavi dove sono posati, fino ad ottenere il contatto di penna del maschio con la femmina prescelta. E a quel punto che succede? Che un terzo incomodo arriva volando e si posa esattamente tra i primi due!


Una vera meraviglia della natura questi splendidi uccelli, tra i più belli della nostra fauna alata.



Ah, ma stavo quasi dimenticando di spiegarvi il titolo di questo post!
Un paio di anni fa si fermò alla Gradina un gruppo di persone guidate da un ingegnere dei boschi, che dopo essersi profuso in indicazioni geografiche a vantaggio dei suoi ospiti, si avvicinò con parte del gruppo a noi chiedendo conto del nostro operato. E noi a spiegare le migrazioni, i rapaci, le tecniche di rilevamento sugli stessi e anche sugli altri uccelli che nel frattempo era possibile osservare. Finché i gruccioni, che erano già arrivati, si involarono rumorosamente come sono soliti fare, e noi <Ecco, questi sono i gruccioni, tra i più belli.......blà,blà,blà> <Ah> fece l'ingegnere <ma sono i rondoni colorati! Li abbiamo anche noi, vicino a dove abbiamo costruito un bosco>.
Ecco, tra le innumerevoli scempiaggini ascoltate negli anni a proposito di uccelli, questa dei rondoni colorati ci è sembrata invece una definizione simpatica, allegra come lo sono i nostri amici multicolore, da fare subito nostra.
E così, quando arrivano a maggio, ci viene spontaneo additarli, qualche volta, come "i rondoni colorati".