lunedì 30 settembre 2013

Una pittima minore a Comacchio

Ieri, nonostante la brutta giornata, abbiamo fatto un "salto" a Comacchio, alla ricerca di qualche migratore.
Alla salina, nella parte che si può visitare liberamente (anche se di proporzioni ridottissime, la cui strada di accesso è una specie di banco di prova per le sospensioni delle auto, per non parlare della vegetazione e della sporcizia), quasi in fondo, in uno specchio d'acqua stagnante e maleodorante (almeno ieri era così) becchettavano nel limo 30/40 limicoli.
Pochissime avocette e cavalieri d'Italia, due chiurli maggiori, una pantana, gruppetti di combattenti e piovanelli comuni, qualche totano moro, piro piro piccolo e boschereccio, e una pittima minore.
In volo o posati su pali si vedevano storni e gabbiani comuni; ogni tanto scendevano in acqua o sulle sponde fangose ricoperte di salicornia.
Negli specchi d'acqua più estesi, verso l'interno, alcune centinaia di fenicotteri.

























La pittima minore, nidificante della taiga e della tundra, non è un migratore facilmente osservabile (parlo ovviamente per me e MariaRosa), e quindi è stato un vero piacere averla vista e fotografata! Anche nelle giornate dove pensi solo d'aver buttato via i soldi del carburante ci può essere da qualche parte, a stare accorti, un qualche spiraglio di luce! E anche una buona dose di fortuna...



In autostrada poi, rientrando a casa, tra Cattolica e Fano ci si è rovesciata addosso la rivisitazione in chiave moderna del diluvio universale: per alcuni chilometri è stato impegnativo guidare anche a 50 all'ora. Ma i "selvatici" erano in salvo nella stiva dell'Arca-Doblò...
Mamma mia quanta acqua che veniva giù!