domenica 15 febbraio 2015

Fotornitologia

Questa mattina siamo saliti a PianGrande (M.Conero) per riprendere contatto con i falchi pellegrino che vivono in quei paraggi. 
Siamo ormai all'inizio della nuova stagione riproduttiva, e volevamo ....toccare con mano quanto stava accadendo! Continui passaggi della femmina che poi si posa sotto di noi, ma non in vista. Incomincia a richiamare con quel suo inconfondibile grido che sta tra il lamentoso e l'eccitato, e poi arriva il maschio. Due, tre passaggi e si fionda più o meno dov'era andata la femmina.
Si sente una sovrapposizione di grida, dura una manciata di secondi e poi torna il silenzio.
I due "piccioncini" hanno copulato! La femmina si stacca dalla parete di roccia e, visibilmente soddisfatta, inizia a veleggiare davanti a noi!





Ieri invece eravamo tornati nella piana di Scossicci (Porto Recanati-MC): poco da segnalare, se non il solito stormo di fringillidi, seppur di ridotte dimensioni rispetto alle osservazioni dei giorni precedenti. Però, fotograficamente parlando, una civetta sul tetto di una vecchia casa colonica si è prestata a farsi riprendere. Attenta, ma tranquilla sul suo posatoio.

  

mercoledì 11 febbraio 2015

Fringuelli & Co.


Prime uscite post-stagione venatoria nella vasta area di Scossicci (Porto Recanati-MC). Senza visitare i "guazzi", per ovvie problematiche ambientali (molte aree allagate), ci siamo tenuti sulle stradine che numerose intersecano la piana alluvionale del fiume Musone.
Nessun acquatico in vista (aironi, anatre o limicoli), ma tanti piccoli uccelli e pochi rapaci.
Ai bordi delle zone d'acqua gruppetti di ballerine bianche e qualche pispola.


In caccia nei campi di grano, disputandosi o condividendo pochi posatoi sopraelevati, codirossi spazzacamini e saltimpali.















Il folto stormo di passeriformi che si muoveva frenetico tra i campi di grano e quelli di piselli era composto per la maggior parte da fringuelli, con le passere mattuge a far da seconda specie più numerosa.


Nel gruppone, formato da almeno 500 piccoli uccelli, abbiamo scovato qualche decina di cardellini e verdoni, pochissimi verzellini, due peppole e un frosone. E un buon numero di passere d'Italia.
A più riprese gruppetti di uccelli lasciavano i campi di alimentazione e andavano a posarsi tra i rovi e i pioppi sulla riva del fiume.



E ogni tanto dall'intrico dei rovi spuntava lui, il "piacione", il pettirosso. Sempre lì in posa a farsi fotografare!


Tra i pochi rapaci osservati, una poiana, la coppia di gheppi che nidifica in zona, e un velocissimo smeriglio maschio che volando radente il suolo ha, per un attimo, seminato il panico tra i fringillidi. Nessuna albanella ne falco di palude però, mannaggia...!



giovedì 5 febbraio 2015

E' tutto un frullar d'ali...

Abbiamo atteso invano che nevicasse nel "Giardino delle cince" perché i nostri amici, proprietari di questa "privatissima oasi", ci hanno sempre raccontato di nuvole di piccoli uccelli indaffarati attorno alle mangiatoie quando c'è neve!
Ma visto che quest'anno non sembra voler nevicare a basse quote (i nostri abitano ai piedi dell'Appennino), siamo andati comunque a trovarli prima che l'inverno si allontani, e con lui anche gli uccelli dalle mangiatoie. 
E' sempre piacevolissimo trascorrere una giornata in loro compagnia.
A metà mattinata ci siamo rinchiusi nel piccolo capanno d'osservazione di fronte alla mangiatoia, e tra un'osservazione, una chiacchiera e una raffica di foto abbiamo fatto l'ora di pranzo.
Cincia bigia, cinciarella e cinciallegra; passera d'Italia e passera mattugia; fringuello e passera scopaiola; pettirosso (due o tre timide apparizioni) e una coppia di picchi muratori; due bellissime ghiandaie e un picchio rosso maggiore. Queste le specie che si sono avvicendate in un frenetico andirivieni attorno alla mangiatoia, e alle varie offerte di cibo appese ai rami d'intorno.
Dall'interno del capanno l'unico rumore udibile è un continuo "frrr...frrr...frrr", che è il suono prodotto dalle ali dei piccoli uccelli, quando questi si involano dopo aver raccolto un seme nella mangiatoia: è tutto un frullar d'ali....
C'è chi si alimenta a terra: passeri, fringuello, scopaiola e ghiandaia; c'è chi rapidissimo raccatta un seme di girasole e altrettanto rapidamente scappa: la cinciallegra. C'è la cinciarella che assaggia tutto: semi, grasso, biscotti e frutta; c'è la "sfacciaticissima" cincia bigia che svernerebbe molto volentieri dentro la mangiatoia! C'è il prepotente picchio muratore che scaccia chiunque gli si avvicini, e c'è infine il picchio rosso maggiore che quando arriva, prima si fa un bel giro su e giù per i tronchi d'albero, e poi si lancia sulla gabbietta delle arachidi. Ed inizia a martellare sulla frutta spargendo in qua e in là schegge del baccello di questi semi: è tale e tanta la veemenza del suo lavoro che la gabbietta oscilla in continuazione, rendendo così difficile "l'opera" del fotografo. Difatti le foto del picchio sono quasi tutte micromosse!
L'incessante movimento multicolore è stato una goduria totale per i nostri occhi e per i nostri cuori!
Per tutto questo, a Simonetta e Carlo va un affettuoso grazie per invitarci e accoglierci ogni tanto nel loro splendido giardino.






































































































martedì 3 febbraio 2015

Neve al lago di Campotosto


Rituale visita invernale al lago di Campotosto (AQ), a 1300mt di altitudine nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il comprensorio del lago è uno dei nostri luoghi "del cuore" per la bellezza dell'ambiente, per le osservazioni che ci si possono fare e, cosa a noi graditissima, per la quasi totale assenza di esseri bipedi, quelli del genere umano!
Tutto intorno al lago era completamente innevato: le strade, le sponde del lago e, naturalmente, le montagne che lo circondano. Un gregge di capre, qualche piccolo drappello di cavalli e cani pastore (in questa stagione a riposo), le uniche presenze quadrupedi. E naturalmente gli uccelli.


E' stato il festival dei tordi: cesene, tordele, bottacci e tantissimi merli; poi cinciarelle, cinciallegre e cince alpestri; ghiandaie, verdoni e fringuelli. Una stupenda coppia di ciuffolotti: mai mi era capitato di fotografarli così bene, sopratutto il maschio; un discreto numero di frosoni e un picchio verde.
Di rapaci viste solo poche poiane. 
Nel lago molte centinaia di folaghe, qualche svasso maggiore e una ventina di cormorani. 








"Star" della giornata, perché assolutamente inaspettato, un beccaccino. L'abbiamo scovato, in alimentazione, in un microscopico angolo di acqua ferma: una palude bonsai....


E' stato lì tutto il tempo del nostro pranzo, tranquillo, nelle sue faccende affaccendato. Sicuramente forte del suo mimetico piumaggio non ha mai dato segno di nervosismo, di allarme. Però avremmo voluto dirgli "Signor beccaccino, attento che ti si vede benissimo: hai la neve tutto intorno a te! Non sei poi così mimetico...!"


Nel primo pomeriggio, quando ce ne siamo andati, l'abbiamo lasciato che ancora continuava a sondare il terreno acquitrinoso con il suo lunghissimo becco. 
E' stata un'altra splendida giornata, come ormai da tempo ci ha abituato il lago di Campotosto!