giovedì 5 febbraio 2015

E' tutto un frullar d'ali...

Abbiamo atteso invano che nevicasse nel "Giardino delle cince" perché i nostri amici, proprietari di questa "privatissima oasi", ci hanno sempre raccontato di nuvole di piccoli uccelli indaffarati attorno alle mangiatoie quando c'è neve!
Ma visto che quest'anno non sembra voler nevicare a basse quote (i nostri abitano ai piedi dell'Appennino), siamo andati comunque a trovarli prima che l'inverno si allontani, e con lui anche gli uccelli dalle mangiatoie. 
E' sempre piacevolissimo trascorrere una giornata in loro compagnia.
A metà mattinata ci siamo rinchiusi nel piccolo capanno d'osservazione di fronte alla mangiatoia, e tra un'osservazione, una chiacchiera e una raffica di foto abbiamo fatto l'ora di pranzo.
Cincia bigia, cinciarella e cinciallegra; passera d'Italia e passera mattugia; fringuello e passera scopaiola; pettirosso (due o tre timide apparizioni) e una coppia di picchi muratori; due bellissime ghiandaie e un picchio rosso maggiore. Queste le specie che si sono avvicendate in un frenetico andirivieni attorno alla mangiatoia, e alle varie offerte di cibo appese ai rami d'intorno.
Dall'interno del capanno l'unico rumore udibile è un continuo "frrr...frrr...frrr", che è il suono prodotto dalle ali dei piccoli uccelli, quando questi si involano dopo aver raccolto un seme nella mangiatoia: è tutto un frullar d'ali....
C'è chi si alimenta a terra: passeri, fringuello, scopaiola e ghiandaia; c'è chi rapidissimo raccatta un seme di girasole e altrettanto rapidamente scappa: la cinciallegra. C'è la cinciarella che assaggia tutto: semi, grasso, biscotti e frutta; c'è la "sfacciaticissima" cincia bigia che svernerebbe molto volentieri dentro la mangiatoia! C'è il prepotente picchio muratore che scaccia chiunque gli si avvicini, e c'è infine il picchio rosso maggiore che quando arriva, prima si fa un bel giro su e giù per i tronchi d'albero, e poi si lancia sulla gabbietta delle arachidi. Ed inizia a martellare sulla frutta spargendo in qua e in là schegge del baccello di questi semi: è tale e tanta la veemenza del suo lavoro che la gabbietta oscilla in continuazione, rendendo così difficile "l'opera" del fotografo. Difatti le foto del picchio sono quasi tutte micromosse!
L'incessante movimento multicolore è stato una goduria totale per i nostri occhi e per i nostri cuori!
Per tutto questo, a Simonetta e Carlo va un affettuoso grazie per invitarci e accoglierci ogni tanto nel loro splendido giardino.






































































































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